Si può pretendere di vedere Parigi in un solo week end? Certo che no, ma se in precedenti viaggi la pratica artistico-architettonico-monumentale è stata già archiviata, allora un paio di giorni parigini all’insegna del gusto e del relax non ci stanno male: questo è lo spirito del mini tour che Luca ed io abbiamo fatto uno dei weekend passati, weekend primaverile in cui siamo riusciti a vedere anche le quattro stagioni climatiche concentrate in soli due giorni (!).
Il nostro giro parte da Rue la Fayette dove -che ve lo dico a fare – tappa d’obbligo è senza dubbio Lafayette Maison. Se le Galeries Lafayette sono considerate posto per i turisti e quasi schifate dai francesi, lo stesso non si può dire della parte Maison, sorta nell’edificio di fronte, sull’altro lato della strada. Scendete al piano inferiore e vi sentirete come Alice nel Paese delle Meraviglie. Un ampio spazio dedicato all’arte culinaria dove potrete trovare utensili, libri e accessori per la cucina di tutti i tipi, mai visti tutti insieme in Italia in un unico negozio! Davvero per un foodblogger…tappa d’obbligo!
Solo per fare qualche esempio: libri di cucina specializzati, dalle ormai diffuse raccolte di ricette sui macarons, alle mini-cocottes, alle verrine, alle ricette con i siphons!! Accessori per i quali mi sono divertita ad indovinarne la funzione, senza risultato come il tagliere ripiegabile, che da tagliere si trasforma in paletta (!) per facilmente riversare gli ingredienti tagliuzzati nelle padelle senza che vadano dappertutto (tranne che nella padella!). Teglie in silicone da forno ripiegabili (tapis de cuisson), stampi per il ghiacchio (pileur a glace) da cocktails on the rocks e poi scrapcooking a go-go. Passarci mezza giornata si potrebbe tranquillamente, se non fosse che il tempo è poco e i giri da fare sono molti!
Allora si riparte! Scendiamo per Place de l’Opera fino alla maestosa e lussuosa Place Vendome, dove si affacciano molti celebri hotel particuliers e le più importanti gioiellerie parigine.
Ad ovest di Place Vendome camminiamo verso Place de la Madeleine (con la sua église de la Madeleine) e prendiamo Rue Royale, dove ci aspettano le vetrine della antica patisserie Ladurée, di cui vi ho già parlato, in occasione dei miei macarons d’Italie, dove è d’obbligo sedersi a gustare un the speziato e aromatizzato nella grande sala ottocentesca, accompagnati da un delicato brusio di gente e tintinnare di cucchiaini su tazze e teiere d’argento. Quello stesso brusio che in un bar qualsiasi ti invade e infastidisce ma che nel mondo fatato della pasticceria Laudree ti inonda magicamente le orecchie.
Rinfrancati da questa pausa (fossero tutte così) riprendiamo Rue Royale fino all’immensa Place de la Concorde. Alla sua sinistra la prospettiva dei giardini Des Tuileries, il museo delle Arti decorative e il Louvre. Alla sua destra la splendida vista dell’Avenue des Champs-Élysée fino all’Arc de Triomphe.
A voi la scelta se dedicare il resto del pomeriggio all’uno o all’altro.
Se capita la fortuna di avere una giornata di sole, niente di meglio di un bel giro in bicicletta nel Quartier Latin, nell’Ile de la citè e nella zona della tour Eiffel, intervallato da tappe gourmand.
A detta dei francesi, mentre le Galeries la Fayettes sono per i turisti, Le Bon Marchè é un centro commerciale per i francesi. Merita senz’altro una tappa, non foss’altro per la parte dedicata alla cucina, che non ha niente da invidiare a La Fayette Maison, anzi, più ricca per quanto riguarda la sezione libri. Anche qui…grandi acquisti di libri di ricette da condividere prossimamente! Le Bon Marchè è nel quartiere Latino, in Rue du Bac.
Se si è fatta l’ora di pranzo, ma anche solo per il piacere della vista, di fronte a Le Bon Marchè c’è la Grande Epicerie De Paris…e qui, apriti cielo! Se poco poco ho pensato che Castroni a Roma fosse sufficientemente fornito di prodotti della cucina internazionale, è solo perchè non conoscevo questo posto. Un mega supermercato fornito di prodotti di tutti i tipi: interi reparti di essenze di the, cioccolati, spezie di ogni genere, prodotti alimentari della cucina francese e internazionale sia confezionati che freschi e pronti da mangiare. Puoi scegliere qualche dip per l’aperitivo come il caviar d’aubergine, a base di melanzane o lo ktipiti greco a base di feta, yoghurt e peperoni. Qualsisi cibo tu voglia gustare, qui lo puoi trovare.
Fatto il bottino di dips e mix di insalate alla Grande Epicerie De Paris, facile fermarsi a gustarli nei magnifici Jardin du Luxembourg situati nei dintorni, sede del Senato francese, ospitato nel Palazzo del Lussemburgo. I giardini sono ben organizzati per il relax: oltre alle classiche panchine, si possono prelevare sedie da portare nel punto scelto per la sosta.
Infine, per la sera, dove andare a mangiare? Ecco qui un paio di ristoranti da non perdere, anche se noi confesso non ci abbiamo mangiato per mancanza di tempo. Però sono frutto di un confronto tra le informazioni prese su internet e consigli avuti in loco, quindi meritano:
Restaurant Chartier: non lontano da Montmartre, è uno dei ristoranti più noti di Parigi e, per questo, anche uno dei più turistici ed affollati. Allora perchè lo consiglio? Non tanto per l’aspetto gastronomico, quanto per l’atmosfera che si respira, considerando anche che stiamo parlando di un locale che ha più di 300 anni. Credo valga la pena dargli un’occhiata e – se si riesce a superare lo scoglio fila, cosa che purtroppo non è riuscita a noi – credo valga la pena trascorrerci una serata. Presupposto è armarsi di pazienza e recarsi non più tardi delle 18,30-19,00.
Brasserie Lipp: in Boulevard Saint-Germain, è la più famosa brasserie di Parigi, cosiderata monumento storico. Sembra che qui si possa gustare la miglior choucroute, una specialità alsaziana a base di crauti e carne di maiale.
Ma ormai è domenica, qui a Montmartre piove…è il segno che è l’ora di ripartire…e concludere questo racconto… à bientôt!
symposion says
adoro questa città e ci vado almeno una volta l’anno 🙂
mi hai fatto venir voglia di ripartire!
belle le foto!
maria luisa says
Che belle foto tesoro, mi fai sognare, prima o poi riesco andarci pure io!!
Un abbraccio e buon 1 maggio!!
Maria Luisa.
Marilì di GustoShop says
Ah Parigi che meraviglia ! A sentirti snocciolare tutti quei posti incantevoli, ho rivissuto il mio viaggio di 20 anni fa…quando partìì con una Polo da casa e mi fermai a Parigi il giorno dopo. Ma mi piacerebbe tornarci certamente ora con un’attenzione particolari ai posticini “must” per noi patite di cucina. Il tuo elenco è utile e spero di poterlo utilizzare presto ! P.S. che belle foto Ciao cara !!!
fausta says
bellissimo racconto parigino, cara Acky! Già l’altra volta mi ero “segnata” il giretto in rue Royale… ora mi hai fatto tornare la voglia di un bel viaggetto (anche due giorni, bastano!). Se andrò (a breve no di sicuro, siamo tropo “presi” dalla futura-casa-quasi-finita-spero, ma magari il prossimo anno…) a Parigi. Sei tornata con una “vagonata” di roba? Da quel che ci hai detto le tentazioni erano davvero tante…
Un bacione e un grazie!
max says
Interessante, anche se ci sono stato parecchie volte ma sempre qualcosa sfugge…buona domenica, ciao.
Ancutza says
Adoro Parigi, da un pò che non ci vado…sarebbe il tempo di tornarci. Grazie per le segnalazioni. Buon primo maggio!
Gianni says
Ahhh Parigi….che magnifica città! Ho avuto la fortuna di passarci 3 fine settimana (per lavoro) e l’ho girata in lungo e largo! Bellissimo post, bravissima, baci
Eleonora says
uaaaaaa!!! che belle foto!!! domani parte il mio resoconto dei giorni a Parigi…. che per fortuna non ha tappe in comune (o quasi) con il tuo meraviglioso week end gourmand!
bravissima!!! ma la prossima volta, cavoli, passa a trovarmiiiiiiiiiii!!!!
🙂
Giovanna says
Che bel weeek end! Parigi è una città incantevole!
Baci e buona domenica
Giovanna
sulemaniche says
un weekend incredibile, da vera foodblogger!
ackyart says
@Symposium (Gio): era proprio nelle mie intenzioni ^__^ sì è troppo bella, io era moltissimo invece che nn ci andavo!
@Maria Luisa: grazie, si che devi andarci, soprattutto se nn ci sei mai stata…è un must!!
@Marilì: mi ti immagino con la tua Polo, ma perchè quel genere di cose nn si fa più?? Sn contenta se è un elenco utile, l’ho pensato e rotagliato su noi foodblogger & addicted ^_* Grazie cara
@Fausta: guarda se piano piano ti sto facendo amare un po’ di più la Francia e il suo cibo! Hi hi hi ne sarei felice! Ma lo sai che la mia è una presente-casa-quasi-finita-spero da un anno?? Nn si finisce mai ma ha il suo gusto questo fatto…so cosa vuoi dire!! Quanto agli acquisti…bè giudica tu: vedi quei libri nella foto? …un piccolo esempio….ehm ehm ^__^
@Max: grazie, penso che i luoghi riservano sempre qualche sorpresa interessante…dipende molto dai nostri occhi!
@Ancutza: grazie sia xchè hai apprezzato il post, sia x il buon primo maggio che x fortuna ci ha regalato un po’ di sole, quindi è andata bene! Spero che anche tu abbia passato una buona giornata!
@Gianni: grazie! Certo 3 settimane altro che week end, che bello, ce le passerei volentieri! Ma accontentiamoci ^__^
@ele: che curiosità di leggere il tuo!! È il quasi che mi incuriosisce! Spero di nn rosicare che mi sn persa qualcosa e …io nn ce lho proprio dietro l’angolo Parigi! Hai ragione la prossima volta ci metto un giorno in più x passare da teeeee! :-))) ciao a domani!!
@ Giovanna: sì tanto! Proprio bella! Un bacio e buona serata!
@Sulemaniche: grazie!! Si ormai mi sn calata nel ruolo! 😛
@
gunther says
che invidia un bel giro a parigi ci saranno tutti i giardini in fiore, bel giro e ottime segnalazioni
Marilì di GustoShop says
Passa da me, trovi un concorso “gourmand” !!! Besos
lericetteditina says
Mi hai fatto venir voglia di andarci hihiihi.buon inizio settimana cara
salamander says
INVIDIA!!!!
Marina says
Grazie Akcy, la voglia di tornare a Parigi è sempre con me… ma da Ladurèe ti hanno lasciato fare le foto? no perchè a me hanno fatto una ramanzina quando mi sono avvicinata al banco con i macarons!
Per quanto riguarda Chartier invece l’ho provato e come dici tu merita una tappa, mi manca invece la Grande Epicerie De Paris… ecco una scusa per tornare!
Grazie per questo viaggio virtuale 😉
PS: complimenti per la scorta libraria!!!!
ackyart says
@Ghunter: lo spettacolo floreale sì, era all’apice! A parte le foto, stare fisicamente sotto a quegli alberi rosa è stato bellissimo! Grazie, ho cercato di fare una selezione appropriata alla ‘nostra’ “categoria”! 😛
@Lericettedi Tina: grazie anche a te buon lunedì!
@Salamander: hi hi ^__^
@Marina: Si è vero quello che dici! Infatti abbiamo fatto una figura tapina, ci guardavano tutti…finchè nn ci hanno detto di smettere…ma almeno qualche foto l’avevamo già fatta ..! 😛 vedi quella foto con la signora al centro? Pensa che ne ho un’altra in cui l’amica ci guarda accigliata..a me in realtà intetessava solo lo specchio e il riflesso, se si levava di mezzo mi faceva un favore… Invece da Charter come si mangia? Bello eh! Si devi tornare x l’epicerie, é come un grande supermercato…di balocchi! Una specie di eataly ma niente a che vedere…!! Sn contenta che ti sia piaciuto il racconto, baci e a presto!
Patty says
Mi colpisci al cuore. Parigi è la mia seconda città. Io e mio marito dobbiamo tornarci per devozione almeno una volta l’anno, l’ultima lo scorso novembre e la prossima è ancora troppo tardi! Conosco posti fantastici anche perchè adesso non ho più l’ansia di visitare cose, ma giochiamo a perderci in giro ed è il miglior modo per scoprire cose pazzesche, piccoli negozi dimenticati, giardini interni, piazzette da urlo, insomma io amo Parigi come potrai capire. Un giorno parliamo di lei con calma, ok? Ti abbraccio, Pat
Marina says
Da Chartier il cibo si dimentica velocemente (ho sondato anche il maritino ma non si ricorda! sono passati 3 anni) ma l’atmosfera è ancora impressa nella memoria… camerieri d’altri tempi, il conto scritto davanti a noi sulla tovaglia di carta, l’ambiente retrò… Per Ladurée stessa figura barbina allora?! Un abbraccio
ackyart says
@Patty: da quello che mi dici è proprio il vostro posto del cuore, in cui entrambi vi riconoscete. Questo a noi succede con un posto in Sardegna in particolare…un po’ la stessa sensazione, di doverlo visitare almeno una volta l’hanno, perchè fa parte di noi. Volentieri ne parliamo, quando vuoi! Un bacio intanto
@Marina: mmm…esattamente come dicono…e come mi è parso a vederlo. Sì stessa identica inevitabile figura barbina!! Un abbraccio e buonanotte!