Soddisfazione: finalmente ho fatto una pavlova anch’io.
Erano secoli che mi volevo cimentare in questa ricetta ma, scoraggiata dall’avversità che il boss di casa ha da sempre nei confronti delle meringhe, ogni volta ho rinviato.
La pavlova è un dolce di origini australiane semplicissimo, meringa e panna in sostanza, ma la grande differenza rispetto ad una meringa è la diversa consistenza: croccante fuori e morbidissima dentro.
Quando ero piccola mia madre faceva spesso le meringhe ed io le amavo. Ma ciò che amavo di più era quando per errore mamma non le cuoceva abbastanza. Lei si dispiaceva di non aver azzeccato i tempi di cottura ed io gioivo perchè quella della meringa poco cotta era la consistenza che più mi faceva impazzire. All’epoca ignoravo che esistesse un dolce fatto apposta così e, per la verità, lo ho ignorato fino ad ora, fino al primo assaggio di questa mia prima pavlova, ad occhi chiusi, che mi ha riportato dritta dritta a quelle sensazioni, alle meringhe di mia madre.
Spesso mi domando cosa mi abbia spinta così vicina al mondo culinario (e alla fotografia). Ecco, è in momenti magici come questo che trovo la risposta. Frammenti di passato dimenticati che tornano come per magia alla memoria con la delicatezza di un abbraccio.
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Pavlova alle amarene, panna e cioccolato
Ingredienti:
Per il guscio di meringa:
– 150 g di albumi (4 uova grandi)
– 200 g di zucchero fine
– 2 cucchiaini di amido di mais
– 2 cucchiaini di aceto
Per guarnire:
– 250 ml di panna fresca
– amarene sciroppate (e il loro sciroppo)
– cioccolato fondente in scaglie
Procedimento:
1. Inizia a montare gli albumi nella planetaria. Quando saranno bianchi e gonfi, unisci lo zucchero, un cucchiaio alla volta, fino ad ottenere una consistenza soda. Unisci la maizena (l’amido) setacciata ed infine l’aceto.
2. Preriscalda il forno a 180 gradi C e ricopri una teglia di carta forno. Al centro della teglia versa la meringa con una spatola, immaginando idealmente di riempire una tortiera di circa 15-20 cm di diametro. Con il dorso di un cucchiaio oppure con l’aiuto della spatola cerca di dare alla tua pavlova una forma concava al centro, in modo che possa contenere successivamente il ripieno.
3. Abbassa la temperatura del forno a 120 gradi C e cuoci la pavlova per circa un’ora e 15-30 minuti. Dovrà risultare leggermente dorata e morbida all’interno (puoi verificare la consistenza inserendo delicatamente uno stecchino). Spegni il forno e lascia raffreddare la pavlova all’interno, lasciando lo sportello leggermente aperto.
4. Una volta raffreddata, guarnisci la pavlova con la panna precedentemente montata, le amarene, lo sciroppo e le scaglie di cioccolato, a volontà!
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Buona giornata!
a.
Melania says
Ciao sono Melania (chicchidimela). È strabiliante solo a guardarla. Io non mi sono ancora cimentata. Ne ho quasi timore, ma la curiosità mi spingerà a farlo prima possibile. È piacevole quando attraverso parole riemergono ricordi d’infanzia. Complimenti davvero, un abbraccio,
ackyart says
Sì io pure in effetti credevo fosse più difficile, invece non lo è affatto, oppure mi ha detto la fortuna del principiante. 😉
Però lanciati e non te ne pentirai…e fammi sapere, sono curiosa!
Francesca P. says
Vicine anche in questo… la pavlova deve essere una mia futura conquista! Mai provata ancora e sempre vista, ammirata, corteggiata, immaginata… e sai che le meringhe le associo proprio a mia madre?! Lei le ha sempre amate, anche più di me… la frase sulle passioni del presente che sono intrecciate al passato, come un filo che conduce a qualcosa che magari era nel destino, la condivido molto… insomma, questo post è anche molto mio! 🙂
ackyart says
E’ buffo io pure le giravo intorno quasi con un certo timore…ma quante ne abbiamo in comune? ho la sensazione che più andremo avanti e più ne scopriremo 😉 dai provala provala, così mi dici che effetto ti fa! Spt perché è vero che è meringa ma poi quando la assaggi …è diversa…chissà se avrai la stessa sensazione anche tu!