Morfeo mi chiede di restare ancora tra le sue braccia, anzi sono io che lo supplico di farlo, perché fuori piove ed in questo momento rinuncerei a tre notti di sonno per avere uno scampolino di riposo in più ADESSO.
Ma oggi proprio non si può, una roncola pende appesa sulla mia testa. Purtroppo è così, mi tocca. Ve lo dirò secco, punto e basta. D’altronde quando si danno brutte notizie meglio essere rapidi, concisi e precisi. La timbratura del cartellino? No…
…i montatori IKEA.
Tralascio tutte le motivazioni per cui mio marito ed io questa volta ci siamo concessi il lusso di risparmiarci il gioco dei LEGO a casa per montare l’armadio e passo al dunque: arriveranno tra le 8 e le 13, ed io devo soltanto liberare la stanza dove andrà montato l’armadio. Senonchè la traduzione letterale di ‘Liberare La Stanza In Questione’ in questo caso è ‘trovare un Altro Posto per tutto ciò che la occupa’. E nessuno, compresa me, aveva calcolato fino a questa mattina che ciò avrebbe innescato nella sottoscritta una Reazione A Catena degna di una fantozziana desperate housewife, del tipo: conclusione definitiva del cambio di stagione con conseguente avvio di lavatrici, con conseguente svuotamento borse varie (ho persino ritrovato un paio di slip persi a inizio estate, vai a capire che ci facevano in borsa) eliminazione vecchie riviste, messa in ordine di documenti e scontrini (salta pure fuori il foglio del censimento, no! è ancora da fare ..ufff) et cetera – et cetera.
Insomma la morale è che mi sono ritrovata a me-zzo-gio-rno che ancora dovevo sistemare la cucina, onde evitare di accogliere gli operai con la puzza di sugo della sera prima che sgorgava dal lavandino.
Riprendo contatto con il mondo e mi accorgo di avere sul cellulare (che per errore ho silenziato) 6-7 chiamate perse dallo stesso numero. Vuoi vedere che erano loro? Per forza che erano loro: un numero che non conosco e che mi tampina per tutta la mattinata sarebbe una coincidenza curiosa. Ecco, non ho riposto e se ne sono andati. Ed io per mettere la casa in ‘tiro’ ho perso il fantomatico appuntamento con i montatori Ikea. Ed avrò perso pure il fanta-sconto che vale fino a fine ottobre. Delusion.
Rifaccio il numero per un’ultima volta dal telefono fisso e contemporaneamente mi gioco la carta di chiamare il numero delle emergenze Ikea, componendolo dal cellulare.
In viva voce su entrambe le linee, aspetto chi mi risponderà prima: tu-tuuuuuuuuuuuu…tuuuuuuuuuuuuu…Cinque minuti d’orologio così…dopodiché…
Pronto? (di là)
Pronto? (di qua).
E te pareva? rispondono tutte e due all’unisono. Legge di Murphy docet (semper).
Entro nel panico: e mò che faccio? Attacco il telefono in faccia al Tampinatore della mia mattinata e vado sul sicuro optando di dar retta al numero delle emergenze Ikea.
‘Un attimo signora che controllo la sua schedaaaaa…’
Nome, cognome indirizzo e bla bla bla…altri 5 minuti così.
‘Signora qui c’è un erroreeeeee.resti ancora in linea pregoooooooooo…’
Un errore? In che senso un-e-rro-re? A mente ripasso tutto lo scontrino d’acquisto, ricomponendo virtualmente pezzo per pezzo l’armadio. Vuoi vedere che mi sono scordata di ordinare il ‘cazzettino’ più infimo della terra e cruciale per la montatura di questo fottutissimo armadio? Dall’altro capo del telefono una pausa lunghissima, poi miss Ikea riaffiora…: ‘Signora …veramente…c’è un errore…l’appuntamento…bè ecco…in realtà a noi risulta per la prossima settimana.’ Così, secco, come le cattive notizie di cui sopra.
Consulto rapidamente l’agenda ed è lì, a chiare lettere, caratteri cubitali: i montatori Ikea sono schedulati per la prossima settimana. Ed io che per la mia rincoglionitaggine acuta ho praticamente fatto il cambio di stagione per loro, quando qui a Roma con il caldo che ancora fa ad ora di pranzo si potrebbe andare in giro ‘torso’ nudo.
Ma soprattutto: chi cazz’era il Tampinatore Mascherato Dei Miei Stivali che mi ha cercato per tutta la mattina?
Ricompongo il suo numero velocemente, morsa dalla curiosità:
…tuuuuu…tuuuuuuuuuuuuuuuuu….
‘Pronto? UFFICO TRIBUTI pregoooooooo’
Ops. OH-O. Ari-ops. Vale se gli dico che non posso perché devo finire il cambio di stagione?????
Per sfogare la frustrazione di giornate simili ho scoperto per caso un sistema molto valido: svuotare una grande zucca. A me è riuscito: la mia zucca era una grande mantovana. A parte lo scarico fisico-muscolare (perché per svuotare una zucca cruda ci vuole il famoso ‘olio di gomito’) non potete immaginare la soddisfazione ad utilizzare la zucca in cucina in ogni sua minima parte, oltre che usarla come decorazione. Io le ho fatto svolgere entrambi i compiti dapprima utilizzandola a mò di zuppiera come decorazione d’effetto per servire a tavola un risotto alla zucca, che io amo semplice ed essenziale, addirittura senza un pizzico di formaggio, ma solo con una spolverata di pepe nero. Poi ho utilizzato la restante polpa per preparare una torta di zucca americana (pumpkin pie: ricetta qui) e dei muffins (ricetta in arrivo!) ed infine ho utilizzato i semi per fare quelli che a Roma si chiamano bruscolini, ossia i semi di zucca tostati e salati, che non saranno di certo dietetici, ma per me sono una tradizione e un ricordo di grandi ‘sgranocchiamenti’ di bambina.
Risotto alla zucca, nella zucca
400 gr di riso – 700 gr di polpa di zucca tagliata a cubetti (mirepoix) – 1 litro di brodo vegetale – 1 cipolla – 1/2 bicchiere di vino bianco – pepe nero q.b. – parmigiano grattugiato (opzionale) – pecorino grattugiato (opzionale) – olio evo (o burro)
Tritare la cipolla finemente e farla soffriggere nell’olio. So che di questo resteranno scandalizzati al nord Italia, ma soprattutto con il sapore delicato della zucca io preferisco mettere in abbinamento un buon olio extravergine d’oliva. Nulla vieta di fare il classico soffritto da risotto con il burro.
A doratura della cipolla, aggiungere i cubetti di zucca e lasciar ammorbidire a fuoco basso. Aggiungere il riso alzando un po’ la fiamma e lasciarlo tostare, poi sfumare con il vino. Abbassare la fiamma ed iniziare la cottura del risotto aggiungendo il brodo vegetale caldo, un mestolo alla volta, fino a cottura. Poco prima di spegnere il fuoco, aggiungere i formaggi ed una manciata di pepe nero. Servire il risotto adagiandolo nella zucca (attenzione alle dimensioni della zucca: se è molto grande bisognerà adeguare il quantitativo del riso e della polpa di zucca per riempirla!), privata del ‘cappello’.
Bruscolini
i semi di una zucca – sale – acqua
Togliere i semi dalla zucca con un cucchiaio e privarli dei filamenti. Sciacquarli bene e metterli in una pentola ricoperti di acqua a filo. Lasciarli riposare ed ammorbidire per qualche ora. Poi scolarli bene ed asciugarli. Disporli ben spianati su una teglia, ricoperta di carta forno. Tostarli in forno a 150-160° per circa 20 minuti, finchè non saranno leggermente dorati.
Toglierli dal forno, salarli e lasciarli raffreddare. Si possono mangiare sbucciati (solo l’esperienza affinerà la tecnica di ‘intaglio’ del bruscolino disposto verticalmente tra i denti!) oppure direttamente con la buccia, oppure un po’ e un po’.
Buon…sgranocchiamento!!
P.s.: se dal titolo avevate pensato che vi avrei proposto un risotto di zucca ai bruscolini…bè …chi ha il coraggio di provarci al posto mio? 🙂
gloria says
ahahah a posteriori puoi idre che è stata una mattinata divertente…e se poi il risultato è questo meraviglioso risotto…anocr di più!!! 😉
Le pellegrine Artusi says
Adoro il risotto di zucca ma i bruscolini ma mandano letteralmente fuori di testa..che buoni!! Penso sia meglio avere i montatori Ikea che l’ufficio dei tributi che ti tampina..pensa che bello la prossima settimana quando vengono troveranno tutti gli abiti puliti e pronti..chissà che non ti mettano a pasto anche quelli
salamander says
ahhh!!! come ti capiscoooo!!!!!
non ne posso più di lavori e lavoretti in casa!
coraggio, rincuorati con questo risottino che è una delizia! e poi i bruscoliniiiii!!!buonissimi! 🙂
mariangela says
è importante in giornate così mantenere il senso dell’umorismo come fai tu.
in questo periodo la zucca spopola tra i blog, personalmente non mi fa impazzire, ma le tue foto sono bellissime, come sempre
rosalba says
insomma era meglio dare retta al tuo istinto primordiale che ti “consigliava” di continuare a dormire, vero? 🙂
Ma almeno hai avuto il tempo di preparare questo buon risotto, con la sua presentazione adorabile, brava! E cosa dire dei bruscolini? Io ne mangerei talmente tanti che evito assolutamente di averne in casa….non resisto! 😉
Giulietta | Alterkitchen says
Già amo il risotto alla zucca, ma questa versione servita dentro alla zucca è superba! Io questa settimana voglio provare il gateau di patate e zucca… zucca zucca zucca!
Comunque mi sono mooooolto identificata nel tuo racconto dei montatori Ikea e della reazione a catena.. io mi ritrovo sempre in mezzo a delle reazioni a catena quando inizio a fare qualsiasi cosa! O___o
Marina says
Ma quel risotto dentro la zucca che meraviglia è?! Bellissimissimo!
meglio una squadra di montatori Ikea che l’omino dell’ufficio tributi 😉
mari e fiorella says
CARA RAGAZZA TUTTO E’ BENE QUEL CHE FINISCE BENE…HAI I VESTITI IN ORDINE,HAI FATTO QUESTA DELIZIA DENTRO LA ZUCCA,TI SEI SGRANOCCHIATA I BRUSCOLINI,CHE NON CONOSCEVO E PROVERO’ IN TUO ONORE …..AVANTI TUTTA!!!!!!!BUON PROSEGUIMENTO!!!!!!
loredana says
…e adesso devi solo aspettare l’armadio nuovo!!
Ricetta deliziosa e si, svuotare le zucche aiuta a scaricare lo stress…vogliamo parlare di infilare una mano all’interno per estrarre tutti i semi???…non ci sono parole…fantastico, l’ho fatto provare anche al mio figlio piccolo…si è divertito un mondo!!
ciao loredana
Acky says
Gloria: sì è vero! ridevo da sola perché ormai sono abituata a me stessa e alla mia rincoglionì…tudine :))
Pellegrine Artusi: eh sì, peccato che io avevo l’ufficio tributi e non i montatori ikea!! allora gli lascerò qualcosa da stirare nel caso vengano e siano volenterosi..:) un bacio e un pacco di bruscolini 🙂
Salamander: uhhh allora condividiamo qualcosa…io devo dire che il grosso l’ho ‘dato’ l’anno scorso…ma che ne so ..nn si finisce mai! Sì che mi consolo con il risotto, ne vuoi un po’? 😛
Mariangela: sì forse un po’ troppo, senza pensare che ci sono altri ortaggi e frutti di questa stagione…io però devo dire che la apprezzo molto, soprattutto da quando ne ho scoperto la grande versatilità! sembra che parlo di un abito…sì w l’ironia che ci salvifica dal quotidiano e molto di più! grazie per gli apprezzamenti sulle foto!
Rosalba: era assolutamente meglio continuare a dormire!!!
Giulietta: il gateau di patate e zucca…slurp-ete! quanto alle reazioni a catena si vede che abbiamo proprio il cervello (e i neuroni) strutturato come le carte del domino: ne tocchi una e partono tutte!
Marina: e chissa che non arrivi pure l’omino?? grazie, sono contenta che ti sia piaciuta! che creatura della natura eh!
Mari e Fiorella: oh sì my girls! avanti tuttaaaaaaa …a soon di bruscolini! day day private! ma nn domesticate di avvisarmi che soon curiosa di sap ere se vi soon piaciuti! (come sarebbe possible altrimenti?)
ackyart says
Loredana: miticaaaaa mi immagino la manina di tuo figlio nei semi dentro la zucca…che mamma speciale che ha! mica è da tutte!
Ombretta says
Che risotto buonissimo io adoro la zucca 🙂 un piatto così ti ripaga di tutte le fatiche! Ciaoooo
Menta Piperita & Co. says
ahaha! certo che la sfiga ci vede proprio bene, mica come me che sono mezza orba! Quando capitano le giornate “no” non c’è davvero niente da fare… comunque mi hai fatto morire dal ridere con questo post, grazie perchè oggi qui la giornata è di un funereo che mi aveva già mandato l’umore sotto le scarpe… risotto e bruscolini entrambi eccezionali! bravissima!!! un bacione, Alessia
puffin says
favoloso questo risotto!!!
carla emilia says
Ma con l’ufficio tributi come è finita? Scherzi a parte il risotto è bello e buono e i bruscolini mi riportano all’infanzia quando andavo a Roma dai nonni e e me li mangiavo con i miei cugini. A presto, buon we
serena says
secondo me non vale! 🙂 ti followo anche io… bellissimo blog!
symposion says
come ti capisco, io sarei morto dalla rabbia! ma pazienza!
inutile dirti che la zucca è bellissima 😀 un ottimo antistress e per di più mangiabile 🙂
buona settimana!
Mario says
E’ geniale, bello e di sicuro buono, i montatori per i mobili ikea non servono…
mario says
È che c’è tutta una teoria sul montare i mobili insieme al proprio partner ;p
Sarah says
Ciao Acky!! Ti giuro che mi sono fatta un sacco di sganassate ridendo il tuo post!! Mi ci ritrovo proprio alla perfezione… Ti devo fare anche i complimenti per questo blog favoloso, ma secondo me per come scrivi potevi fare la giornalista.. Sei bravissima… e da oggi ti seguo assolutamente!! Buona giornata… baci
bucciadilimone says
mi consolo, non sono l’unica a vivere queste situazioni…!
un caro saluto
elisa
Letizia says
Scusa, sto ancora ridendo…non te la prendere…..complimenti per questo piatto fantastico e per il blog!
ackyart says
@Ombretta: sì! soprattutto l’arte dello scavare la zucca! 😉
@Alessia: grazie! meno male che t’ho strappato un sorriso allora in una giornata uggiosa! un bacio anche a te
@puffin: 🙂
@carla emilia: che bei ricordi…chissà perché in passato i bruscolini andavano più di moda! ps: l’ufficio tributi è ancora una pratica sospesa! per davvero…! dopo quella telefonata sono spariti…mejo….
@Serena: grazie!
@Symposion: sì un antistress gastronomico e fisico!! tu sei tornato? ora passo a trovarti
@Mario: ah vabbè allora sto zitta! la prossima volta ci penso meglio prima di chiamarli …:DDD
@Sarah: ma grazie! nn mi sarebbe dispiaciuto, cedo! magari non la reporter se no mi toccava andare in giro e combinare casini con la mia onnipresente rincoglionitaggine…
@Bucciadilimone: un abbraccio anche a te, sei un ottima compagnia!
@Letizia: come potrei?? rido anch’io di me stessa, se no come facevo a convivermi? 🙂
letizia says
eh si… io l’ho sempre sostenuto, sei proprio una rinco… tvb