Continua la rassegna degli appuntamenti più significativi della sesta edizione di ‘Culinaria – Il gusto dell’identità’, tenutasi a Roma la scorsa settimana. Tra questi senza dubbio da annoverare il laboratorio di panificazione di Sara Papa, chef dalle origini calabresi, volto noto della trasmissione televisiva ‘La prova del cuoco’, scrittrice e docente presso molte scuole di cucina.
Che la passione di Sara Papa per la cucina nasca dall’infanzia lo rivela lei stessa, quando nel corso della lezione rivolge un tenero ringraziamento alla sua mamma, che a sua volta la guarda e la applaude con dolcezza dalle prime file.
Con il volto sorridente e comunicativo Sara Papa ci illustra in poche ore le basi della panificazione, parla dei lieviti, delle farine, anticipando alcune delle ricette contenute nel suo ultimo lavoro come scrittrice, il libro “Tutta la bontà del pane“, uscito a novembre scorso e già alla seconda ristampa.
E tanto per stupirci con effetti speciali (riuscendoci perfettamente) Sara presenta il suo pane multicolor, una delle ricette del suo libro, preparata in diretta nel corso del laboratorio di Culinaria, e spiegata con dovizia di particolari. Una treccia di pane annodata in modo particolare e composta da cinque tipi di impasti di colori diversi, arricchiti con spezie e verdure che oltre al colore conferiscono al pane un gusto particolare e innovativo. Il risultato è quindi un pane striato e mosso, che dà soddisfazione nella presentazione e mette allegria solo a guardarlo. Non vi dico poi a mangiarlo con dei patè, piccanti o al tonno come li abbiamo assaggiati noi…
Ieri pomeriggio mi sono misurata con il pane colorato di Sara, giallo-rosso-nero-bianco-verde, peccato che – essendo io un po’ fusa di natura – abbia completamente rimosso dalla mia testa il colore nero e giallo (avrà tutto ciò un significato recondito ben preciso? Un eccesso di patriottismo? Ci ho pensato ma…no, credo di essere semplicemente svampita…) ….finchè non ho rivisto le foto…….che mi hanno smentito inesorabilmente….
Il bello è che il dubbio non mi ha nemmeno sfiorato quando ieri sera ho visto il pane a 5 colori di Sara Papa presentato da Barbara di Cuoca Felice sul suo blog…niente! Peccato…sarebbe stato sicuramente più bello ma il neuroncino non mi si è proprio collegato…e allora….ecco qui il pane pseudo multicolor (!) del quale in ogni caso mi ritengo pienamente soddisfatta 😉
Ingredienti
Per l’impasto bianco
150 gr di farina ‘1’ (io, Sara Papa non me ne voglia, non l’avevo e ho usato la farina ‘0’) – 75 ml di acqua – 6 gr di lievito di birra – un pizzico di sale – mezzo cucchiaino di miele – un filo d’olio
Per l’impasto verde
stessi ingredienti del bianco ma sostituire i 75 ml di acqua con quantità equivalente di frullato di spinaci (frullare 200 gr di spinaci lessati o cotti al vapore con 75 ml d’acqua e utilizzare solo 75 gr del frullato ottenuto)
Per l’impasto rosso
stessi ingredienti del bianco ma sostituire i 75 ml di acqua con i seguenti: 50 ml di concentrato di pomodoro (io me lo sono dimenticato e ho messo la stessa quantità di acqua) – 25 ml di acqua – 30 gr di paprika dolce
Per l’impasto nero
stessi ingredienti del bianco ma aggiungere ai 75 ml di acqua 4 gr di nero di seppia
Per l’impasto giallo
stessi ingredienti del bianco ma aggiungere ai 75 ml 30 gr di curcuma in polvere e 1 bustina di zafferano (opzionale)
Prepara gli impasti separatamente mescolando prima le farine, aggiungendo poi l’acqua e gli altri ingredienti. Io lo ammetto, per l’impasto ho usato il Bimby ed ho impastato tutti gli ingredienti insieme senza un ordine preciso. Tre minuti su modalità impasto (spiga).
Forma tre (o cinque) pani separati e lasciali a lievitare per circa un’ora coperti con un panno umido (io in genere metto il pane a lievitare nel forno spento oppure vicino al termosifone, non so se c’è qualche sistema più efficace).
A questo punto viene il bello…la lavorazione della treccia!
Stendere ciascun panetto con il mattarello fino a formare 3 rettangoli di circa 40x20cm. Sovrapporli uno sull’altro a formare un rettangolo unico, usando l’accortezza di spennellare con l’acqua la superficie del primo rettangolo prima di sovrapporci il secondo, e facendo la stessa operazione sul secondo prima di mettervi sopra il terzo, e così via, se avete fatto 5 impasti e cinque rettangoli. Il tutto in modo che aderiscano perfettamente tra loro.
Dividi il rettangolo unico che hai formato in tre strisce verticali (uguali fra loro). Arrotola ciascuna striscia su se stessa a torchon fino a formare tre distinti sfilatini.
Ovviamente se hai usato cinque impasti gli sfilatini verranno più grandi e potranno essere cotti singolarmente, avvolgendoli – come dice Sara – in un foglio di carta forno in modo morbido, fino a formare una specie di cilindro, che rimboccherai alle estremità. Passaggio importante affinchè il pane mantenga il più possibile una forma tondeggiante. Molto ‘cute‘!
Quanto a me, che invece che ne avevo fatti tre, sono andata avanti formando un’unica vera e propria treccia, annodando i tre sfilatini tra loro e fissando le estremità con l’acqua. Dopo averla avvolta nella carta forno come sopra spiegato in un foglio di carta forno, l’ho messa in una teglia.
A questo punto cuoci in forno statico a 220° per i primi 15 minuti e poi a 180° per altri 35-40 minuti, tenendo conto che questi sono i tempi di cottura per circa 1 kg di pane.
Ovviamente per indicazioni e dosi più esatte, oltre che per tutte le altre ricette, vi rinvio al suo libro, che credo proprio a questo punto comprerò anch’io. Spero di non aver fatto troppo casino, ma in ogni caso mi sono divertita…! E voi?
verdecardamomo says
Che Brava!!!il tuo pane è bellissimo anche senza il nero!!!!!Buona domenica mia cara
Max says
Che meraviglia, come vorrei partecipare anche io, il pane è deliziosissimo. Ciao.
marina@QCne says
Stupendo questo pane!!!
Cinzia says
Queste sono opere d’arte! Ci va un’artista per riuscire a fare queste cose! Meno male che le foto rimangono!! 🙂
Ambra says
Ciao, eccomi qui!!!Grazie per la visita graditissima!! Che capolavoro questo pane!!Ti aspetto per il contest!!Baciotto!
AnnaDrai says
davvero curioso e d’effetto il pane multicolore 🙂
grazie della visita
buona settimana
Eleonora says
che bello! questo pane è davvero una meraviglia!
wow!
amichecuoche says
Complimenti sei riuscita a descrivere benissimo il procedimento ….che brava!!
Fabiana says
stupendo il pane così colorato!!! un bacio
marifra79 says
Caspita che bello! Oltre ad essere buonissimo è troooooppo bello! Un abbraccio e buonissima giornata
lamelannurca says
Io direi che il neurone, invece, ha funzionato benissimo: è un capolavoro questo pane!! fossero tutti così i neuroni spenti :-))
un abbraccio
ackyart says
@@@@@ grazie a tutti! Claudia che mi ha consolato, Marina, Max, Eleonora, per i complimenti, Cinzia…che con il complimento dell’opera d’arte mi ha proprio steso… colta nel vivo 🙂 grazie anche a Fabiana e Marifra e Ambra e Anna per essere passate di qui per la prima volta, spero di tenerci ancora in contatto! Amichecuoche ora ci dovete provare voi, che avete messo le mani in pasta al laboratorio di Sara! Siete riuscite a prelevare la foto? se no ve la mando io quella in cui siamo tutte insieme!…e poi..Alessandra di Melannurca, ti pensavo e ora ti passo a trovare, grazie per avermi rincuorato! 😉
Marilì di GustoShop says
Io mi sono divertita a leggere questo bell’articolo! La panificazione è un’altra cosa che mi smuove proprio le viscere, è un impatto emotivo profondo. Ripercorrere gesti rituali antichissimi mi dà un senso di pace e di gioia. Spero di poter provare presto questo bellissimo pane multicolore, intanto ti abbraccio !
Rosalba says
bellissimo questo tuo pane, anche se solo tricolor mette, comunque, molta allegria! 😉
bacioni
amichecuoche says
Devo dedurre che non sei passata a leggerci ultimamente…la foto l’abbiamo pubblicata anche noi!Sei perdonata, avevi da preparare questa splendida treccia!!Ciao!!
ackyart says
ahi ahi ahi mi avete beccato 🙂 rimedierò subitooooooo
baci
Gianni says
Ciao Acky. Grazie di essere passata a trovarmi dandomi così la possibilità di conoscere te ed il tuo blog. Non immagini l’invidia che ho adesso sapendo che tu hai potuto partecipare ad un corso Sara Papa, che io considero la regina dell’arte bianca! Seguirti sarà un piacere e spero di vedere molte ricette di pane! A presto
ackyart says
@Gianni: Grazie! che bello allora sn ancora più contenta. Qui troverai varie ricette di pane. Ho intenzione di sperimentare molte ricette del suo libro! Intanto mi sono data al pane senza impasto, nn so se l’hai visto qui o l’hai mai sperimentato. E’ molto buono…! Tra poco dovrei postare un’altra ricetta, allora ci si vede su questi schermi! Un saluto e buona domenica!
mariabianca says
Mi piace troppo,lo devo assolutamente fare.
Grazie.
ackyart says
🙂 grazie sono contenta! fammi sapere se lo fai 🙂