Voglio iniziare questo 2011 inserendo una ricetta davvero speciale: è la ricetta della composta di frutta, che (mi sembra) è assolutamente inesistente in internet e per questo credo di essere stata fortunata ad averla conosciuta tramite mia cognata. La composta di frutta è un originale fine pasto o dolce, che si può gustare in estate freddo accompagnato dal gelato, oppure caldo da solo nelle sere d’inverno con un bicchierino di liquore, ma anche in un’occasione speciale come il Natale o il Capodanno, magari “vestito a festa” con della frutta di stagione.
Ognuno poi si ritaglia addosso la composta di frutta che più gli si addice, in base alla frutta che più gli piace. Io ad esempio per questo Capodanno l’ho provata con il Devil’s Food Cake, perchè quest’estate mi era piaciuto molto l’accostamento sperimentato con il gelato al cioccolato.
Questa che riporto è una ricetta più invernale. L’estate ci dà più possibilità di usare frutta fresca come albicocche, susine, prugne o ciliege….ma sotto Natale c’è così tanta buona frutta secca che vale la pena di assaggiarla in modo insolito. E poi le spezie come la cannella e i chiodi di garofano insieme al vino rosso emanano il profumo tipico del vin brulè delle baite invernali.
Gli
ingredienti:
1 litro di vino (circa-meno-quasi)
50 gr di nocciole
30 gr di macadamia tostata (o anacardi)
2 pere grandi
– 20 acini d’uva bianca (circa, anche più)
100 gr di uvetta bionda (“jambo”, grande, è ancora meglio)
50 gr di mirtilli rossi secchi
15 prugne secche
10 albicocche secche
4/5 fichi secchi
la scorza di 1 arancia
2 chiodi di garofano
2 stecche di cannella
Sbuccia le pere e tagliale in quarti e poi ancora a metà.
Versale in una pentola di circa 25 cm di diametro, alta, ed aggiungi tutta la frutta, tranne l’uva e i mitilli secchi.
Ricopri tutto con il vino (la regola è che la frutta deve essere completamente coperta), aggiungi zucchero, scorza d’arancia e spezie e metti a cuocere a fiamma media finchè non arriva ad ebollizione. Da questo momento, abbassando un po’ la fiamma e controllando di tanto in tanto, dovrà passare almeno un’ora di cottura. Dopo mezz’ora puoi aggiungere i mirtilli e nell’ultimo quarto d’ora l’uva e i frutti di bosco freschi, che altrimenti troppo cotti perderebbero consistenza. La cottura è definitivamente terminata quando vedrai che il vino, ormai sciroppo, si è rappreso e la frutta è emersa perchè parte del vino è evaporato. Ricordati di lasciare sempre da parte qualche bel mirtillo, mora o lampone fresco che ti servirà per decorare il piatto. Ah dimenticavo: preparati una copia della ricetta: i tuoi amici te la chiederanno, è troppo buona!
anna says
Ciao , sai che in Piemonte si fa una ” marmellata ” più o meno simile e si mangia con la polenta al posto del vino si usa il mosto !
mi piace il tuo blog , anche tu alla ricerca di gusti antichi e nuovi con prodotti particolari e spezie .
Anna
ackyart says
una cosa del genere l’avevo letta ma del mosto non lo sapevo..! pazzesca…da provare! grazie Anna, sì mi piace sperimentare ingredienti e accostamenti un po’ diversi…:-)a presto!