Tutti pensavamo alla neve a Roma come ad un evento non più di tanto straordinario. L’ha fatta l’anno scorso. L’ha fatta due anni fa. Invece questa volta ci ha sorpreso come un avvenimento vero e proprio. Lasciando da parte tutti i disagi per una città non attrezzata a tanto come la nostra, gli aspetti positivi che hanno reso unico il risveglio del sabato mattina sono stati moltissimi: un paesaggio innevato fuori dalla finestra…
…le strade piene di gente come in un paese, le palle di neve ed i pupazzi, i cani liberi di scorrazzare, immuni dal pericolo macchine…
E poi il bianco, il candore, la pace, il silenzio ovattato.
E le conseguenze gastronomiche della neve dove le vogliamo mettere?
Il romano che sogna ricchi pasti da baita a suon di salsicce e spuntature, piatti quasi ridicoli da preparare in qualsiasi momento dell’anno a Roma, ha dato sfogo a tutti gli istinti montanari in questo fine settimana. File in macelleria come non si erano mai viste, supermercati presi d’assalto: inutile cercare anche un solo pacco di polenta, perché nel giro di mezza giornata è stata fatta fuori tutta, anche quella istantanea.
Ed io, che di polenta sono riuscita ad accaparrarmene ben due pacchi dal macellaio, di cui uno sottratto ad una signora colpevole di aver esitato troppo a prenderlo, ho dato vita al fine settimana più godereccio che si può: polenta con spuntature e salsicce, spezzatino con carciofi, pasta e ceci, lasagne con il ragù. Non ero mai stata così classicheggiante in tutta la mia vita, ma la tradizione dà calore ed in questo fine settimana se ne sentiva il bisogno! 🙂
Ma la soddisfazione più grande è stata fare questo pane, un plumcake ripieno di erbe aromatiche e di pistacchi, che annovera ben 3 contributi: il primo è il lievito naturale di Anna, la nostra vicina di casa, che me lo ha regalato qualche tempo fa e che ormai curo come un bambuzzo tutte le settimane.
Il secondo è quello inconsapevole di Nuccio (e del maritozzo Luca per la verità): l’uso dell’acqua frizzante. Se volete andare a vedere la vera arte della panificazione andate da lui, qui. 🙂
Il terzo è quello di Sara Papa, perché l’idea della forma di questo pane alle erbe aromatiche (+ un trucchetto di cui dirò in seguito) l’ho presa sul suo libro Tutta la bontà del pane, anche se poi per la ricetta ho seguito le dosi che uso sempre e mi sono sbizzarrita con gli ingredienti che avevo a disposizione.
Ne è uscito fuori un pane soffice e pieno di bolle e molto, molto buono. Le ultime due fette che avevo lasciato per il giorno dopo per le foto, le ho sottrarre per un pelo alle fauci di mio marito che le stava azzannando ignaro dei miei progetti.
Infine, per accompagnare il pane, ho preparato un olio PECCAMINOSO, aromatizzato alla cipolla, alle erbe e agli agrumi 🙂
ma questa è un’altra storia 🙂
Pane alle erbe aromatiche e pistacchi
Ingredienti (per uno stampo da plumcake da 25-28 cm)
500 g di farina 0 (di media forza) – 200 g di acqua minerale frizzante – 100 g di latte di soia tiepido (o latte normale, io non lo avevo) – 1 cucchiaino di zucchero – 1 cucchiaino di sale – 20 g di olio evo – 140 g di lievito madre (oppure un cubetto di lievito di birra)
Per la farcia:
50 g di pistacchi tritati grossolanamente – 70 g di trito di erbe aromatiche fresche (timo, rosmarino, origano, erba cipollina) – 1/2 spicchio d’aglio – 30 g di olio evo – sale
Per la superficie dell’impasto:
1 cucchiaino d’orzo solubile – 2 cucchiai d’acqua
(burro e farina, per ungere lo stampo)
Ho impastato la farina, il lievito, il latte tiepido, l’olio, il sale, lo zucchero, unendo l’acqua minerale a filo (nel Bimby: spiga, antiorario per 5 minuti).
Se usate il lievito di birra, scioglietelo prima in un po’ d’acqua, presa dal quantitativo previsto in ricetta.
Se impastate a mano, fatelo fino ad ottenere un impasto liscio, morbido e d omogeneo.
Ho poi lasciato lievitare il pane in una ciotola grande unta d’olio, coperta con un panno e lasciata nel forno spento per 12-18 ore, in ogni caso fino al raddoppio del suo volume.
Trascorso questo tempo ho schiacciato l’aglio e ci ho insaporito l’olio, ho preso l’impasto lievitato, l’ho allargato delicatamente su un foglio di carta forno a formare un rettangolo (senza matterello per carità!), cercando di non maneggiarlo troppo, e l’ho ricoperto d’olio con l’aiuto di un pennello da cucina.
Ho distribuito il trito di erbe aromatiche e la granella di pistacchi, tenendo da parte una manciata dell’uno e dell’altra.
Ho arrotolato l’impasto, aiutandomi con la carta forno, partendo prima da uno dei due lati lunghi fino a raggiungere il centro (la metà) dell’impasto, poi dall’altro lato lungo fino a metà, in modo tale da far combaciare al centro dell’impasto le due parti arrotolate. Nello spazio tra le due ho distribuito le manciate di erbe aromatiche e pistacchi tenute da parte ed ho trasferito il rotolo (doppio rotolo!) in uno stampo da plumcake imburrato e infarinato.
Ho di nuovo coperto con un panno e lasciato lievitare per altre 2 ore, poi ho ripreso l’impasto ed ho adottato un truchetto geniale che ho letto da Sara Papa: lei lo fa con il caffè, io l’ho fatto con l’orzo solubile, funziona lo stesso. Ho sciolto l’orzo solubile in due cucchiai d’acqua e ci ho spennellato la superficie dell’impasto, per ottenere un colore bruno in cottura, senza che si senta alcun aroma o sapore particolari.
Ho infine cotto in forno statico preriscaldato a 180° per circa 45 minuti.
Buona settimana da Pachino!
Elena says
ma che meraviglia questo pane, molto originale, complimenti e buona giornata
gloria says
generlamenete preferisco i dolci, ma per una fetta di questo meraviglioso pane potrei fare pazzie!!! 😉
Oxana says
Che bello tutto: le foto (sono stupende!) e la ricetta!!
Francy says
Fantastico questo pane! con tutte quelle erbe aromatiche poi chissa che sapore! ho del lievito madre ancora un pò giovane, ma conto presto di usarlo.. proverò questa ricetta!! bacioni!
marsettina says
splendido davvero!
Veronica says
Ciao ! Complimenti bellissimo blog ! Bellissime foto ! Questo pane alle erbe aromatiche è fantastico !
loredana says
Il pane di Nuccio ha turbato più di una blogger a quanto leggo, grazie per aver condiviso il truccheto…ci proverò anche io!!
Ottimo anche quell’olio di accompagnamento.
Ciao loredana
Valentina says
è vero, l’acqua frizzante di Nuccio!! ottimo risultato. Io trovo che i ristoranti dovrebbero più spesso proporre del pane fatto in casa,lo fanno certo, ma troppo di rado a mio parere. Trovassi a tavola un pane così…davvero sai, per me è da ristorante!
un abbraccio freddoloso, Vale
mariangela says
che buono questo pane! adoro i pistacchi, ma non avevo mai pensato di metterli nel pane.
proverò a farlo, anche se non mi verrà buono come il tuo perchè non ho la pasta madre.
come sempre le tue foto sono bellissime
Francesca says
meno male che ho fatto anche delle passeggiate nella neve perché con tutte le calorie di questo fine settimana sarò lievitata… bellissime le foto e bellissimo il pane, chissà che profumino 🙂
max says
Non ho parole…bravissima è dire poco…bene l’uso dell’acqua frizzante e del latte di soya che io preferisco a quello normale…ne sento veramente il profumo,sia del pane che del trito che adoro, io lo chiamo provenzale(e diciamo più o meno lo è) c’è l’ho sempre tra le narici, per cui immagino anche una bella fetta di foresta nera in mezzo a due fette e il peccaminoso che già così si lascia mangiare con gli occhi…Grazie per la citazione. Mi piace anche come hai dipinto la tua città e le abitudini, questa è una vera forza. Un abbraccio e grazie ancora…ciao.
Marina says
Confermo: la tradizione dà calore! Come questo pane profumato. ricco e delizioso…
Babi says
Il pane è semplicemente meraviglioso, sia da guardare sia, sicuramente, da gustare; da amante degli animali sono innamorata dell’ultima foto. Complimenti!
letizia says
…ma che meraviglia tutto, cani compresi!
cleareIlpomodorosso says
la foto del tuo cane mi ha ricordato il mio che poveretto è lontano da me e mi han detto che si è procurato una brutta ferita sul ghiaccio. Il tuo pane l’ho visto su facebook e son corsa a vederlo e cavolina ti rubo i tanti bei suggerimenti che hai inserito! è bello che qualcuno condivida le scoperte!
Meg says
La gara per accaparrarsi la polenta mi mancava, un po’ come con i saldi 😉 davvero buono questo pane, e anche tute le altre ricette che hai citato non dovevano essere affatto male! a presto ^-^
valeria says
” …trito di erbe aromatiche e la granella di pistacchi, tenendo da parte una manciata dell’uno e dell’altra” quando leggo il racconto delle tue ricette ti immagino con un gran cappello da strega ( meravigliosa naturalmente) che con pentoloni e mestoli, immersa in una nuvola di vapore, gira, rigira pozioni magiche e stregati manicaretti. Fantastica, come sempre.:)
Silvia says
Gnam, gnam, che pane splendido, penso che “copierò” la ricetta, dai una carezza al simpatico Pachino! Un abbraccio SILVIA (e Maya, cane meticcio!)
Nelly says
Ma che buono questo paneeee!! Ah, io vivrei di pane -.-‘
Da provare assolutamente! Ma che carino Pachino:) è proprio tenero!
Nelly
Gio says
bagordi da neve? eh eh
avrei voluto anche io un po’ di polenta, il pane è ottimo 😛
Federica says
L’acqua frizzante l’ho scoperta per caso. L’ho usata una volta per la focaccia avendo finito quella naturale (per panificare non mi piace quella del rubinetto) e non l’ho più abbandonata 🙂 Questo pane profumatissimo dev’essere una favola, con quell’olio aromatico poi…una droga! Un bacio, buona domenica
P.S. il tuo cane nella neve è bellissimo
ackyart says
@Elena: grazie, anche a te buona domenica!
@Gloria: prendine una fetta allora! 😉
@Oxana: 🙂
@Francy: vedrai che cresce in fretta! 😉 attendo i tuoi esperimenti!
@Marsettina: 😀
@Veronica: grazieeee benvenuta!
@Loredana: fammi sapere se funge! 😉
@Valentina: eh sì, peraltro sarebbe un asso nella manica che farebbe la grande differenza, ma sono sicura che presto questa cosa cambierà e nei ristoranti sentiremo parlare di più di pane 🙂 almeno in certi…grazie e buona domenica!
@Mariangela: se provi fai un fiskio fffffhfhfhhh! 🙂 nn credo che sarà meno buono senza pasta madre, sai?
@Francesca: col freddo eccome se le hai bruciate! fidati! 🙂
@Max: grazieeee! mmmmm la fetta di foresta nera…che mi hai nominato…! slurp!
@Marina: qui un altro we all’insegna della tradizione e del calore 🙂 lo chiamerò TRADIZIONE DUE, la rivincìita! ahahaha
@Babi: ti confesso anch’io! La guardo, lo guardo e lo adoro! 🙂
@Letizia: cani sopratutto volevi dire ehehehe! ;-)grazie!
@Cleareilpomodorosso: ciao, spero tanto che il tuo cane stia bene, ed anche che tu riesca a vederlo presto…mi immagino quanto ti possa mancare…! per i trucchetti fammi sapere se funzionano! solo gioia se si condivide qualcosa di riuscito con qualcuno, se no a che serve il blog?
@Meg: in effetti ora che mi ci fai pensare…macava pure a me! è stata una cosa abbastanza inaspettata direi…grazie e buona domenica!
@Valeria: ahahahahahah! mi ci sono immaginata, e sai che in effetti è un’immagine nn tanto lontana dalla realtà! adoro fare pasticci e mi diverto a modificare a casaccio per la verità! Ps: grazie per la strega meravigliosa! 😀
@Silvia: oh sì Pachino (meticcio anche lui) ti ringrazia e tu ricambia con Maya ehhhhhh
@Nelly: mi hai fatto ricordare che c’è stato un periodo della mia vita in cui non mangiavo pane….come avrò fatto?? grazie e a presto!
@Gio: vero? la polenta è il top che si possa desiderare in una giornata di neve! grazie e buona domenica!
@Federica: vedi? certe volte le scoperte casuali arrivano da noi con un po’ di fortuna…e si vede che era destino che le tue focacce venissero ancora più buone! grazie e buonissima domenica anche a te!!!
accantoalcamino says
Pachino riempie lo schermo, tra una fetta di quel meraviglioso pane alle erbe ed una corsa sfrenata sulla neve con lui..scelgo la corsa..tanto il pane lo mangerei lo stesso dopo vero? Una bella settimana a te 🙂
La Cuoca Mafalda says
Ciao ho scoperto il tuo blog per caso e mi sono unita volentieri ai tuoi followers. Complimenti, molto interessante. Se ti va fai un giro da me….
Antipasto says
uhm…ne gusto già il profumo…complimenti!
Terry says
Tutto stupendo…dalla ricetta del pane che segnato alle foto… Ai Cagnolini adorabili…. Complimenti per tutto!