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Ieri al supermercato ho trovato il finocchietto selvatico fresco (incredibile) e così ho deciso di cimentarmi in questa pasta. Premetto che mi è sembrato strano trovarlo perchè, da quello che so io, il finocchietto selvatico si raccoglie in estate o a fine estate (me lo ricordo perchè quando ero piccola andavo a raccoglierlo in bicicletta lungo il mare, qui vicino Roma). Ma forse adesso si trova tutto in tutte le stagioni…a discapito di una certa dose di sapore…se non ci puoi rinunciare…detto alla romana: ti tocca andare per fratte. Oppure coltivare questa erba aromatica in casa.
Il finocchietto selvatico, meglio conosciuto a Roma come “finocchiella“, è una pianta che cresce spontanea soprattutto nelle zone mediterranee. A chi non è mai capitato di incontrarlo lungo le strade? Ha fiorellini gialli e foglioline appuntite, ma leggere e spumose. Di ‘lui’ utilizziamo in cucina sia le foglie (pensiamo alla famosa pasta siciliana con le sarde e il finocchietto, di cui questa ricetta è una rivisitazione) che i fiori (i ‘semi’ di finocchio con cui si aromatizza soprattutto la carne, ad esempio di maiale).
Ingredienti per 250 gr di pasta:
Un mazzetto di finocchietto selvatico – 100 gr di olive di Gaeta – ‘muddica’, mollica di pane (io ho usato l’interno di due rosette) – 1 bustina di zafferano – 1 cipolla rossa – olio evo q.b.
Metti a cuocere il finocchietto per 10 minuti in una pentola di acqua leggermente salata (pentola sufficientemente grande per cuocerci poi la pasta).
Nel frattempo in una padella prepara la “muddica”, che in siciliano sta per mollica: sbriciolala e lasciala “asciugare” a fuoco basso con un filo d’olio. Questione di un minuto. Quando è pronta mettila da parte.
Nella stessa padella prepara un soffritto di cipolla e aggiungi le olive. Fai cuocere circa dieci minuti a fuoco basso e con coperchio. Trascorsi i dieci minuti, scola il finocchietto e aggiugilo nella padella insieme alle olive. Spegni il fuoco.
Metti la pasta a cuocere nell’acqua di cottura del finocchietto e, quando è cotta, versala nella padella, facendo attenzione a tenere da parte mezzo bicchiere dell’acqua di cottuta: in questo mezzo bicchiere scioglierai lo zafferano e lo aggiugerai insieme alla muddica insieme a tutti gli altri ingredienti per la mantecatura.
Questa ricetta partecipa al WHB # 267 “Weekend Herb Blogging”:
Grazie a Haalo, organizzatrice internazionale
a Brii, organizzatrice italiana
a Kalyn, fondatrice dell’evento ed
a Kristina di Tutto a occhio che ospita questa settimana l’edizione italiana dell’evento!
…ed ecco qui la raccolta della settimana fatta da Kristina!
Yesterday I found fresh wild fennel, “finocchietto selvatico” in italian, (unbelievable), and so I decided to try this pasta.
Wild fennel, better known in Rome as “finocchiella”, is a plant that has become widely naturalised in many parts of the world, expecially on dry soils near the sea-coast and on river-banks. It’s part of the culinary tradition of Italy. You can use quite every part of this plant: fresh or dried flowers, fruits (seeds), leaves (or “beard” because they are “fluffy”). In this recipe (which is a “remake” of the famous Sicilian pasta “sarde e finocchietto”, but without anchovy) I used the leaves.
Ingredients for 250 gr of pasta:
A bunch of “finocchietto” – 1 cup of black olives (olive di “Gaeta”) – bread crumbs – 1 packet of saffron – 1 red onion – extra virgin olive oil
Cook the finocchietto for 10 minutes in a pot of lightly salted water (a pan large enough to cook the pasta later).
Meanwhile in a pan, prepare the “muddica” which isthe Sicilian term for “mollica” (breadcrumbs): crumble it and let it “dry” on a low heat with a little olive oil for a few minutes. When it is ready put it aside.
In the same pan, sauté onion and add the olives. Cook about ten minutes (low heat) and cover. After ten minutes, drain the finocchietto and add it in the pan along with olives. Turn the heat off and set it aside.
Put the pasta in the finocchietto’s boiling water and when ready drain the pasta and put it in the pan together with the muddica and all other ingredients, making sure to keep aside 1/2 cup of boiled water: dilute the saffron in this 1/2 cup of water and add it in the pan together with the muddica and everything else for the “mantecatura” (mix well and serve it!).
With this receipe I participate to the WHB # 267 “Weekend Herb Blogging”:
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events
to Brii for the Italian edition
and to Kalyn for her successfull idea
and to Min from Honest Vanilla who’s hosting the English Edition for this week!
…and here the round up prepared by Min!
brii says
bellissima ricetta Acky!
adoro il finocchietto, ho una pianta di finocchietto color rosso. ha lo stesso profumo ma mi piace moltissimo il colore che dà ai piatti.
grazie di aver partecipato al WHB.
buonissima settimana
Brii
ackyart says
Grazie! Che curiosità il tuo finocchietto rosso…! Devi postare assolutamente una foto! 😉
Dalia, 7ravioli says
Viaggiando nel Italia, incontro la gente, chi racoglierono herbe selvatiche. Mi piacerebbe andare in biccichleta lungo il mare e racogliere i herbi e profumi
ackyart says
Sì è vero..anche se è un’abitudine che appartiene più al passato ormai..invece sarebbe bello rifarlo ancora, sono d’accordo! e tu di dove sei?
get youtube subscribers says
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