Tempo fa avevo preparato e fotografato dei maritozzi con la panna ma non avevo segnato la ricetta. Ho colto l’occasione in questi giorni per ripeterla utilizzando il lievito naturale liquido (licoli) e metterla a punto. E’ uscita fuori una versione che mi è piaciuta molto per la sua particolare morbidezza. E ho amato particolarmente l’aroma di limone che ho dato inserendo semplicemente la scorza grattugiata di un limone. Potete ovviamente sostituirlo con della scorza di arancia oppure con della vaniglia.
Lo sciroppo di zucchero non è d’obbligo sui maritozzi, anche se a Roma vengono serviti così.
Ho scelto una pezzatura intermedia anche se di solito a Roma nelle vetrine se ne vedono sempre di giganti! In questa misura un po’ più ridotta che vi propongo diciamo che si può arrivare fino in fondo senza sensi di colpa! :))
Come sempre vi lascio il bilanciamento per poter realizzare i maritozzi con il lievito di birra: vi basterà sostituire il licoli con 50 g di farina (Manitoba o comunque forte) da aggiungere al totale e 50 g di acqua, da aggiungere subito dopo l’aggiunta del latte. La quantità di lievito di birra da utilizzare dipenderà come sempre dal tempo che avete a disposizione. Con 5-10 grammi (di lievito fresco) dovreste avere più o meno gli stessi tempi di lievitazione previsti in ricetta, che comunque andranno controllati e adeguati.
Maritozzi romani con la panna
(per circa 12-15 maritozzi)
350 g di farina Manitoba
150 g di farina forte (per grandi lievitati)
260 g di latte
100 g di licoli
1 uovo + 2 tuorli
100 g di zucchero
100 g di burro
1 cucchiaino raso di sale
1 cucchiaino di miele
1 limone biologico (la scorza)
1 uovo, per spennellare
circa 300 g di panna montata, per farcire
Per lo sciroppo:
180 g di zucchero
100 g di acqua
Procedimento:
In planetaria e con il gancio impasta le farine con il licoli e 200 g di latte, aggiungendo il restante latte poco alla volta, fino ad ottenere un impasto liscio.
Aggiungi l’uovo e i tuorli, poco alla volta, in modo che l’impasto possa assorbirli.
Una volta incordato l’impasto, unisci lo zucchero e procedi ad impastare per qualche altro minuto. Aggiungi quindi il miele.
Una volta assorbito unisci il sale e impasta per altri 5 minuti.
Aggiungi quindi il burro morbido, poco alla volta, in modo tale da attendere che sia perfettamente assorbito prima di ogni nuova aggiunta.
Unisci quindi la scorza di limone grattugiata.
Una volta ottenuto un impasto liscio trasferiscilo, dopo averlo pirlato, in una ciotola leggermente imburrata e coprilo con pellicola. Lascia a lievitare ad una temperatura di circa 26 gradi (forno spento con luce accesa) fino al raddoppio (circa 4-5 ore). In alternativa puoi lasciare lievitare l’impasto tutta la notte a temperatura ambiente (nella mia cucina ci sono circa 20 gradi e l’impasto è lievitato in 12 ore circa).
Una volta trascorso questo tempo riprendi l’impasto e suddividilo in pezzature da 70 g circa. Stendi ciascuna pezzatura in modo da formare un piccolo rettangolo (5-7 cm x 10-15 cm, ad occhio), arrotolalo dal lato più corto e sigillalo pizzicando l’impasto con le dita ai lati e in tutta la lunghezza. Disponilo su una teglia ricoperta di carta forno con la chiusura sotto. Ripeti la stessa operazione, disponendo i maritozzi ben distanziati sulla teglia (ce ne vorranno due). Copri con un foglio di carta forno e lascia lievitare per altri 45-60 minuti (se li metti nel forno spento con luce accesa sarà sufficiente mezz’ora).
Preriscalda il forno a 190 gradi e, subito prima di infornare, spennella i maritozzi con un uovo (facoltativo).
Cuoci i maritozzi in forno per circa 15 -20 minuti, fino a doratura.
Prepara nel frattempo lo sciroppo di zucchero portando l’acqua e lo zucchero ad ebollizione. Una volta addensato leggermente lo sciroppo, lascia intiepidire.
Sfornati i maritozzi spennellali con lo sciroppo mentre sono ancora caldi.
Una volta raffreddati i maritozzi, tagliali nel senso della lunghezza e farciscili con la panna montata. Con un tarocco elimina la panna in eccesso (il vero maritozzo romano si serve così! Pieno di panna fino a scoppiare e senza riccioli o decorazioni: la panna deve essere a filo con il maritozzo).
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